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MUSICA - INIZIA O FINISCE L'ERA DI NAPSTER? di Edoardo Sorrenti
Pareri discordi, sconcerto e soprattutto una domanda su tutte. La fusione tra Bertelsmann (gruppo discografico BMG) e Napster ha segnato l'inizio di una nuova era o e' un timido tentativo di interrompere la diffusione gratuita della musica in rete?
MP3 - Cosa sono?
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Prima di tutto mettiamo un po' di ordine sull'argomento. Innanzitutto una definizione su tutte, cos'e' un MP3?
Si tratta dell'abbreviazione di Mpeg-1 layer 3. Mpeg, acronimo di Moving Picture Experts Group, e' una societa' che ha sviluppato diversi algoritmi di compressione di file, tra questi appunto l'Mpeg-1 dedicato principalmente ai file audio. L'algoritmo MP3 e' in grado di comprimere file musicali di circa 10 volte rispetto alla normale dimensione; 4 minuti di musica (circa 40 megabyte) possono essere compressi infatti fino a 4-5megabyte in versione MP3. Poiche' un normale CD-rom contiene 650MB, con un semplice calcolo si vede come, utilizzando il formato MP3, si puo' arrivare a memorizzare facilmente piu' di 100 canzoni!
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NAPSTER
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Napster... tutti ne parlano, ormai e' forse anche piu' famoso di Amazon.com, ma di cosa si tratta?
Napster, all'indirizzo www.napster.com
, e' un sito che ha rivoluzionato il concetto di distribuzione di file musicali sulla rete. Nato alla fine del 1999, in pochi mesi ha creato la piu' grande comunita' virtuale di navigatori appassionati di musica.
Come? Con un'invenzione: un software in grado di facilitare lo scambio di file tra gli utenti di tutto il mondo, un'attivita' meglio chiamata "file sharing" o "swapping". Il sistema e' abbastanza semplice. Tutti gli utenti devono scaricare un semplice software che, collegandosi ai potenti server di Napster, permette a tutti di essere "visti" in rete dagli altri utenti. Condividendo la parte del proprio disco contenente i file musicali, si crea un canale di scambio in rete che permette di accedere a tutti i file disponibili in quel momento. Il protocollo di trasmissione, cosi' come la tecnologia sviluppata per permettere lo scambio e la ricerca di file, e' di proprieta' di Napster. Il tutto avveniva in modo gratuito. Tutto chiaro?
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NAPSTER - BERTELSMANN
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E' ovvio che il numero di iscritti e le migliaia, forse milioni, di file scambiati in questi mesi hanno sconvolto il mercato discografico. E la reazione delle case discografiche, gia' alla ricerca di nuovi modelli di business con i vari portali e e-tailer musicali, e' stata quella di cominciare una serie di azioni legali per fermare il "nemico".
La storia si e' chiusa, almeno per il momento, con la partenrship tra il colosso discografico Bertelsmann e Napster e il risultato e' che, da ora in poi, l'abbonamento a Napster non sara' piu' gratuito, ma si dovra' pagare un canone mensile.
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UN PAIO DI COMMENTI
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Un paio di commenti prima di chiudere la "puntata" odierna...
1) il mercato delle vendite discografiche e' cresciuto grazie a Napster. I dati parlano chiaro, la possibilita' di ascoltare i file online ha agevolato la diffusione dei prodotti musicali e, di fatto, grazie alla rete, si e' venuto a creare uno dei piu' potenti strumenti di marketing online per il mercato musicale.
2) Le case discografiche rappresentano l'offerta. L'offerta si e' accanita contro Napster. Napster rappresenta il mondo dei consumer, quindi la domanda. Per le proprieta' transitiva l'offerta, al momento, si e' "pappata" la domanda.
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Edoardo Sorrenti
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